Tuscania è una cittadina di ottomila abitanti circa, con una struttura urbanistica ben definita
Il nucleo più antico è interamente racchiuso da mura medioevali, ancora molto ben conservate nelle merlature e nelle torri poderose, mentre nuovi centri si sono sviluppati a Nord della città in una trama di viali e di giardini.
L’antica Tuscania era molto più estesa di quella attualmente racchiusa dentro la cinta di mura medioevali.
La città si estendeva, infatti, su ben sette colli chiamati Poggio Fiorentino, Montascide, San Pellegrino, Cavallione, Poggio di San Giovanni, il colle detto Monti, sul quale restano le rovine del “Rivellino”, antico palazzo del Comune, ed infine il colle di Civita, che da sempre dovette costituire la Rocca della città, sul quale si erge la famosa Basilica di San Pietro.
Leggende favolose sono narrate dai vecchi storici sulle origini di Tuscania come avviene di solito per tutti i centri che hanno una storia illustre; alcuni sostengono fondata da Giano, altri da Araxa, mitica regina degli Sciti, altri ancora, come lo storico viterbese Annio, addirittura da Ascanio, figlio di Enea.
Annio asserisce, infatti, di avere rinvenuto su una delle porte cittadine una antica lapide, nella quale si avvertiva che Ascanio aveva fondato Tuscania per consiglio di Marte, nel luogo in cui aveva trovato un cane con 12 cagnolini. La città, in seguito divenuta assai potente, fu chiamata così dal cane TUS – CANA.
Alle leggende, a dire il vero pittoresche, sulle origini si aggiungono fantasiose ipotesi riguardanti il nome originario e così, nel mondo antico, Tuscania viene diversamente designata con il nome di SALUMBRONA, TYRRENIA, TUSCIA, ETRURIA etc., quasi che la città abbia avuto una tale importanza per gli Etruschi da estendere il proprio nome a tutta la regione circostante.
Un altro dilemma che ha occupato gli studiosi per molti anni è stata la diversità dei nomi con i quali veniva indicata la città .
In effetti, fino a tutto l’alto Medio Evo, Tuscania era chiamata secondo la lingua latina TUSCANA; poi, in seguito, la città era indicata anche e soprattutto con il nome riduttivo di TOSCANELLA, tanto che finì, con il tempo, per diventarne il nome esclusivo.
Fu necessario un decreto del Re, nell’anno 1911, per restituire alla Città il suo antico nome .
Molti, per giustificare il nomignolo, hanno fatto errato riferimento ad un episodio di guerra a seguito del quale la Chiesa riuscì a riportare sotto la propria influenza il Comune di Tuscania già occupato dalle milizie del Comune di Roma con vari pretesti e ad imporre un trattato con condizioni durissime tra le quali l’obbligo di chiamare la città Toscanella.
L’episodio ed il trattato sono ricordati in una lapide esistente in Roma nel Palazzo del Campidoglio.
La verità, che ormai tutti gli studiosi condividono, è molto più semplice.
Ogni volta che era necessario evitare facili confusioni tra i nomi Tuscana (Comune della Tuscia) e Toscana (regione limitrofa), conseguenti alla loro quasi identica etimologia, generalmente si utilizzava il nome Toscanella, tratto dalla lingua volgare, per indicare la Città anziché quello latino, e ufficiale, di Tuscana.
Basilica San Pietro
(RECENSIONE DI UN VISITATORE)
La prima cosa da fare a Tuscania è prendere la macchina (a piedi è un pò pericoloso il primo tratto) percorrere un chilomentro il lieve salita e visitare questa chiesa.
Da lungi l’aspetto è quello di un abbazia medievale, per l’imponenza e la posizione dominante il panorama della tuscia circostante non ha eguali.
La facciata con particolari gotici vi rivela invece la chiesa.La cripta molto suggestiva e perfettamente conservata.
E’ sicuramente una delle chiese più belle di Tuscania, collocata sul poggio prospiciente la città…è sempre un’esperienza unica, provenendo da Viterbo, percorrere l’ultima curva della strada Tuscanese ed essere accolti dalla vista della chiesa che domina la valle sottostante…
(come arrivarci: prendere la provinciale per Viterbo a circa 500 metri girare a SX e fare la salita x 100 mt. circa poi girare a DX)
Recensione dal sito web